2013-08-15

In Concert Part 2

recensione di in concert part 2 di joan baez

Joan Baez - (1963)


Fu così che tra Joan Baez e Bob Dylan sbocciò l'amore!
Lei era già sulla cresta dell'onda, lui (quasi) uno sconosciuto. Entrambi attratti dal folk e dalle cause sociali più scottanti del periodo.
E' da qui che partono collaborazioni e prestiti, passioni ed incomprensioni: insomma tutto quello che caratterizzerà il rapporto tra Dylan e la Baez negli anni '60.
Come prima prova in comunione d'intenti, la cantante newyorkese chiede al giovane cantautore del Minnesota di scriverle le note di copertina per il secondo capitolo di "In Concert". Per ringraziarlo prova a sdoganare un paio di suoi brani: "With God on Our Side" è destinata a scomparire, "Don't Think Twice It's All Right" diverrà un inno!
Intanto Joan Baez continua a tirare fuori dal cassetto dei ricordi i tanto amati traditionals, permettendosi accenni a Luiz Bonfà e, soprattutto, a Pete Seeger con una maestosa "We Shall Overcome", registrata dal vivo al Miles College di Birmingham, Alabama, lo stesso giorno della dimostrazione per i diritti civili che costerà alla comunità di colore (e non solo) una marea di arresti. E' così Joan Baez: inizia a prendere la politica sul serio, comincia a darsi da fare per promuovere una nuova idea di società. E, almeno inizialmente, il buon Dylan la va appresso.
Questa seconda parte di "In Concert" si limita a questo accenno per quanto riguarda la componente socio-politica (anche se "Long Black Veil" di Lefty Frizzell non è poi così lontana in quanto a toni e significati!) ma dal punto di vista artistico contiene momenti decisamente belli e sofisticati, in pieno stile Joan Baez. Da "Portland Town" al lullaby "Hush, Little Baby", da "Three Fishers" di Charles Kingsley all'inno patriottico  "Battle Hymn of the Republic", scritto da Julia Ward Howe nel lontano 1861.
C'è poco da fare: nei primi anni '60 qualsiasi cosa venga anche solo sfiorato da Joan Baez diventa bello, lussureggiante, meraviglioso. E l'apice creativo della cantante newyorkese deve ancora arrivare! Voto:8

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