Jorma Kaukonen – (2015)
Non ha fretta Jorma Kaukonen. E come dargli torto, del resto!
Passati in gran grinta i 70 anni di età e quasi il mezzo secolo di inesauribile attività artistica, superata di slancio la dozzina di album solisti e mantenendo ben intatte le memorie dei tempi dei Jefferson Airplane e degli Hot Tuna e le molteplici collaborazioni e chi più ne ha più ne metta… uno, in tutta onestà, che fretta volete che abbia? Anche se quel manico di Harley messo in copertina potrebbe far intendere tutto il contrario.
Comunque sia, in “Ain’t In No Hurry” si passeggia con tutta calma e respirando a pieni polmoni del sano folk, un po’ classico, un po’ blues e un po’ country, bello rilassato, con il contributo di qualche vecchio compagno d’avventura, la voce ammaliante di Teresa Williams e tanta voglia di musica adagiata sugli standard più eleganti dei traditionals statunitensi.
A partire da “Nobody Knows You When You’re Down and Out”, brano del buon vecchio Jimmy Cox con quasi un secolo di vita alle spalle e nessuna intenzione di mollare il ruolo di pietra d’angolo del blues in salsa ragtime dei pionieri del genere.Vengono poi chiamati al cospetto del cantautore statunitense altri mostri sacri del blues, del folk e del country a stelle e strisce come Woodie Guthrie, Alvin Pleasant Carter e il reverendo Thomas Dorsey, ognuno intercettato da Jorma Kaukonen con il rispetto che si deve a chi ha scritto la storia della musica.
Non che l’ex Jefferson Airplane non ci metta del suo: il tocco elegante e morbido del musicista americano si sente sempre, è costantemente presente lungo le undici tracce che formano il disco. Però il garbo con cui si appropria di materiale delicato e apparentemente usurato dal tempo è un qualcosa che andrebbe insegnato in tutte le scuole di musica.
C’è qualche brano autografo- “The Other Side of the Mountain”, la vecchia “Bar Room Crytal Ball”, direttamente dal campionario degli Hot Tuna- ma l’album suona sempre, imperterrito come una raccolta di traditionals. Una bella raccolta, ca va sans dire! Una raccolta che sa di strade polverose, che profuma di persone che hanno poco ma sono tanto, che vive di quel passato che per essere davvero passato deve necessariamente attraversare un’analisi nel presente.Poi, che un’operazione come “Ain’t in No Hurry” sappia molto di rimpasto nostalgico per un cantautore ormai piuttosto anziano… sì, anche questo traspare dai solchi del full length. A voi decidere se sia una pecca o un valore aggiunto. In ogni caso, c’è una componente in questo album che di certo non può che assurgere a vero punto di riferimento per tutta la track list: la sincerità!
Jorma Kaukonen fa quello che sa fare e lo fa in maniera onesta, senza nascondere pregi e difetti di una carriera ormai lunghissima e dell’usura di un percorso artistico importante e non sempre semplice.
Detto altrimenti: rispetto! Tanto, incondizionato rispetto!
Voto:6
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