Enigma - (2005)
Sono passati quindici anni dalla prima sublime creatura sonora di Michael Cretu e ancora sempre ci si ritrova con un album che inizia alla stessa maniera: canti gregoriani, stessa sequenza ritmica (nonostante il farsesco cambio di impostazione elettronica) e stessa ambiguità di fondo. L'unica differenza è che ormai l'ascolto si è fatto gli anticorpi e questo approccio non riesce più ad attrarre, nè tanto meno a convincere.
Visto poi le magre vendite degli ultimi progetti con la firma Enigma, la scarsa presa che hanno le musiche di vecchia impostazione e l'ancor più flebile riuscita del approdo all'electro-pop, il compositore rumeno decide di darsi alla musica da discoteca vera e propria: con "Water" si entra nel territorio trance creando nell'ascoltatore una repulsione così netta da essere incontrovertibile.
E non bastano certo i richiami a certa vecchia techno di "It's in the Mind (not in the Eye)" oppure il gusto reggae di "Love Me" a far cambiare questo rigetto incondizionato all'opera di Cretu. Ormai la sua è musica che non funziona, che ha fatto il suo tempo!
Le percussioni tribali di "Pharaoh's Dreams", i richiami etno di "African Love" e di "Voices in the Dark" e il puro ambient della conclusiva "Respect (All My Relations)" diventano a questo punto una lunghissima agonia, fatta di noia e ovvietà, che porta alla conclusione di un album certamente non brutto- chiunque ascolti "Erotic Dreams" senza conoscere i precedenti di Cretu ne rimarrà affascinato!- ma terribilmente tedioso e superato, intriso di un odore di stantio che si sente forte ed immediato.
Duole dover ammettere che Enigma è stato un progetto valido per un solo album, per poi trascinarsi stancamente lungo gli anni in cerca di un barlume di creatività. Però dopo aver sentito "Erotic Dreams" non c'è più possibilità di redenzione! Voto:5
P.S.: esiste una produzione targata Enigma che ha troppe incognite per essere recensita con cura. "Dream On" è un disco che a me risulta edito nel 2007- ma in più parti viene dato il 1999 oppure il 2000 come anno di pubblicazione- ma che non si capisce se sia una compilation o un album vero e proprio, presentando tre versioni alternative di "Sadness Pt.1" e "Mea Culpa" e tutta una serie di canzoni a firma Andru Donalds. In realtà curioso, anche se a lungo andare un po' noioso, questo disco può rappresentare una chicca da spulciare per gli appassionati più tenaci.
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