Elvis Costello and the Attractions - (1982)
Il capolavoro si presenta proprio dopo il primo momento di stanca della carriera artistica del cantautore londinese. All'interno della camera imperiale c'è un mondo finora inesplorato di pop d'autore, condito da quel rock nervoso che ha da sempre contraddistinto il cantante inglese, ma forgiato con un piglio diverso, versatile, ricco di sfumature e fantasia.
I ricordi dell'approccio acerbo e grezzo alla musica di Elvis Costello fanno capolino nell'iniziale "Beyond Belief", aperta da un basso che fa tremare l'udito, e nell'urticante "Shabby Doll", a sua volta condita da una chitarra strabiliante, allucinata e morbida allo stesso momento, e da ritmiche invadenti ed orgasmiche.
Il resto del campionario è un mondo visto attraverso un caleidoscopio sonoro: "The Long Honeymoon", con quel suo andazzo supponente e notturno, prende immediatamente alle viscere, "Town Cryer", nonostante un'apertura di stampo beatlesiano, assomiglia ad un letto morbidoso, caldo ed impegnativo, fatto di soffici tastiere e violini svolazzanti, con fiati a supporto e una vocalità talmente sinuosa da rendere impossibile il confronto con il Costello dei primi lavori.
Ma il pezzo che in assoluto attira di più l'attenzione- e che verrà rivisto e reinterpretato da Diana Krall, futura compagna di vita di Costello- è quella "Almost Blue" che riesce in tutto quello che è mancato all'omonimo album. Poco meno di tre minuti di classe jazz dal piglio classico, avvolgente e caldo, dal gusto fruttato e dal forte impatto emotivo: è un pezzo che potrebbe fungere da colonna sonora per i momenti più tristi come per quelli di estremo relax, dimostrando una capacità situazionale più unica che rara.
Andando a vedere i credits non stupisce il fatto che per la prima volta gli arrangiamenti siano tutti a cura di quel genio di Steve Nieve, finalmente premiato con una possibilità artistica importante che viene portata a compimento in maniera pressa poco perfetta.
"Imperial Bedroom" è l'album di Elvis Costello che tutti dovrebbero avere, è il sunto ed il vertice massimo di una carriera con pochi punti deboli e soprattutto mai banale. Voto:10
P.S.: nella versione rimasterizzata ci sono una marea di bonus tracks, comprendenti sia alternate takes dei pezzi di questo album che demo di brani vecchi ed inediti: una gustosa appendice per completisti puri.
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