Gentle Giant - (1978)
L'etichetta è di facciata, mi sembra ovvio. In realtà la volontà di rilancio del gigante gentile passa attraverso una spasmodica ricerca di un sound modaiolo, che riprenda il meglio che c'è in circolazione ma senza dare troppo nell'occhio. Solo così si possono spiegare il country slavato di "Thank You" e di "Friends", entrambi tentativi maldestri e decisamente poco riusciti di avvicinarsi agli Eagles, e le grezze schitarrate della title track, una specie di tributo strambo al punk.
Sembra addirittura inutile sottolineare quanto patetica e offensiva sia questa disperata rincorsa alle mode, questo voler a tutti i costi cavalcare un purosangue già domato da altri. Così come è del tutto superfluo ribadire che il livello di scrittura è fastidiosamente incline ad un piatto e banale tirare a campare, addirittura farsesco laddove il gruppo inglese prova a recuperare vecchi stilemi come in "Take Me".
Titoli come "Words from the Wise", "Spooky Boogy" e "Rock Climber" non meritano di essere appaiati ad un gruppo che ha fatto la storia del rock progressivo! In ogni caso la chicca, la candelina su questa abominevole torta, arriva verso fine album con la terrificante ballata "It's Only Goodbye", la brutta copia della copia di una dozzina di canzoni degli anni '70. Una chiusura degna del bassissimo livello artistico di tutto l'album!
Non riesco a capacitarmi della perseveranza, dell'ostinazione con la quale i Gentle Giant si fanno massacrare dalla critica e snobbare dal pubblico. Ma non c'è molto che si possa fare davanti ad un album talmente brutto da poter ambire alla top ten delle peggiori incisioni del secolo! Voto:2,5
Su Graffiti Musicali, dei Gentle Giant potete trovare anche:
e molto altro ancora, digitando Gentle Giant nella casella di ricerca del blog.
Nessun commento:
Posta un commento