Gentle Giant - (1977)
Testardi come muli, i Gentle Giant non vogliono saperne di mollare il colpo, e dopo i buoni riscontri del disco dal vivo e della tournee ad esso collegato, tornano in studio per rimettersi in gioco. Vanamente!
Quello che vede la stampe nel 1977 è un altro disco difficile, tedioso, tremendamente sconclusionato e arduo da seguire. Si tratta del solito coacervo di raffinatezze stilistiche messe insieme con un gusto decisamente kitsch, di una scrittura a dir poco imbarazzante in quanto ad equilibri ed efficacia acustica, e dell'ormai tipica mancanza di gusto estetico.
"Two Weeks in Spain" mette le cose in chiaro: se l'idea è quella di fare i Genesis post-Gabriel ma in maniera più vicina al prog-rock che fu, l'operazione è decisamente fallita!
Le musiche sembrano sgangherate, frutto più di una rassegnata voglia di divertirsi che di un vero e proprio progetto artistico. I momenti più leggeri non funzionano, quelli più impegnati risultano zavorre difficili da sostenere, e in qualche modo il disco sprofonda in sé stesso senza neanche la necessità di essere massacrato dalla critica.
Brani come "As Old As You're Young", "Memories of Old Days" e "Winning" proprio non ce la fanno a stare in piedi, ruzzolando non appena l'orecchio si approssima ad un qualche contatto.
Va dato merito al gruppo inglese di averci provato a lungo e in tutte le maniere possibili, ma è evidente il distacco che si è creato tra band e pubblico, tra la realtà e le idee del gigante gentile, tra questo album e la buona musica! Voto:4
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