Conquering Dystopia - (2014)
Un'altra superband si presenta ai nastri di partenza con ambizioni sfrenate e tanta curiosità da parte degli addetti ai lavori a fare da corollario. I nomi chiamati a comporre questa inedita line-up di fenomeni sono noti praticamente a tutti gli appassionati metal: Jeff Loomis dei Nevermore, il virtuoso della chitarra Keith Merrow, Alex Rudinger dei The Faceless e Alex Webster dei Cannibal Corpse. Insomma, sulla carta un gruppo che può fare quello che vuole!
Il problema è che quello che succede è proprio questo: ognuno fa quello che vuole!
Virtuosismi, sperticate elucubrazioni tecniche, momenti di intenso sperimentalismo strumentale, salti mortali sonori che per un appassionato di batteria, basso o chitarra potranno sembrare poco meno che l'Eden della tecnica applicata alla musica!
Bene, ma scavando più a fondo i Conquering Dystopia cosa propongono? Un album infarcito di furiose progressioni, un disco capace di mandare in estasi la componente strumentale, un lavoro pregno di fantasia compositiva ed elaborazioni sonore di sicuro impatto scenico. Ma anche un full-lenght pesante e sulla distanza piuttosto noioso!
Se a questo si aggiunge un affiatamento un tantino ambiguo tra i vari fenomeni che formano la line-up di questo progetto, diventano evidenti sia la difficoltà che può riscontrare un ascoltatore che non sia uno sfegatato seguace delle evoluzioni tecniche applicate ad un qualche strumento, che le ambasce di un'amante dell'ordine sonoro.
I Conquering Dystopia hanno licenziato un primo disco talmente esuberante dal punto di vista tecnico da non lasciare spazio ad alcuna interpretazione di sorta. Più che in altre circostanze, vale la pena dire: questa musica o si ama o si odia. Tertium non datur! Voto:7
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