Nocturnal Rites - (1998)
Un antico adagio recita: vicino ad un grande uomo c'è sempre una grande donna!
Io aggiungerei che non è necessario essere grandi uomini per trovare una grande donna disposta ad assecondarne gli istinti e le passioni!
Scusate questo breve incipit, atto solo a far capire quanto alcune persone debbano avere pazienza e voglia di mettersi in gioco per starmi a fianco.
Comunque sia... è grazie ad una donna- anzi, alla Donna!- che recentemente ho scoperto un delizioso anfratto di tenebre e metallo poco distante dalla città in cui mi sono trasferito.
E proprio in questa Mecca della siderurgia più o meno spendibile sul mercato, ho avuto il piacere di imbattermi in un vero esperto di cose metalliche, una persona che senza indugi mi ha messo in mano "Tales of Mistery and Imagination", secondo album della misconosciuta band svedese Nocturnal Rites. E' stata una folgorazione!
Sin dal primo ascolto il quintetto di Umea ha conquistato la mia attenzione e attinto dalla mia immaginazione per assecondare musiche favolosamente tradizionali e costruite in maniera a dir poco deliziosa.
Attenzione: stiamo parlando di power metal!
Di quel monolitico mondo fatto di doppia cassa, riff a fulmicotone e tanta epica che nel corso degli anni ha saputo rimanere fedele a sé stesso al punto di rischiare una precoce estinzione.
Ecco, "Tales of Mistery and Imagination" fa parte della categoria di dischi che piacciono se il genere di riferimento è tra quelli amati; altrimenti rischia di diventare piuttosto velocemente un lavoro come molti altri.
Come prima eccezione a quanto detto va messo sul piatto una capacità di scrittura decisamente fuori dalla norma.
E come secondo punto a favore del gruppo scandinavo bisogna puntualizzare l'anno di pubblicazione del full-length: 1998.
Ecco, con questi due dati sotto mano, rendersi conto che, comunque la si veda, "Tales of Mystery and Imagination" è un gran bel disco, non è poi così difficile. A maggior ragione dopo aver ascoltato veri e propri inni epici come "Warrior's Return" e "Dark Secret", oppure vere e proprie turbine power del calibro di "Test of Time" e "Burn in Hell", punti di confine che in qualche modo racchiudono tutta l'arte siderurgica di Anders Zackrisson e compagni.
Voto:6,5
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