Stamina - (2014)
Arrivano dalla Campania e sono alla loro terza release sulla lunga distanza: gli Stamina stanno diventando davvero una gran bella realtà del metal tricolore!
Solidi dal punto di vista compositivo, variegati per quel che riguarda le soluzioni tematiche, attenti alla forma tanto quanto ai contenuti, capaci di mettere in bella mostra caratteristiche tecniche di tutto rispetto e un'estetica decisamente valida... i tre salernitani stanno iniziando a convincere anche i commentatori più scettici- tra i quali il sottoscritto!- della loro cifra stilistica!
Per quanto ancora scolastici in qualche soluzione strumentale- l'iniziale "Higher" può valere da esempio- gli Stamina mettono nel loro terzo lavoro sulla lunga distanza tutto il bagaglio d'esperienza acquisito nell'abbondante decina d'anni di attività, approdando ad un livello espressivo davvero interessante.
Del materiale sonoro offerto dal gruppo di Andrea Barone, colpiscono sia le soluzioni puramente progressive, addobbate con buon gusto di fiocchi barocchi e virtuosismi di derivazione jazz, quanto i momenti più power (ad esempio la trascinante "Breaking Another String"), aggressivi e tosti quanto basta per obbligare l'ascoltatore a muovere la capoccia per tutta la durata della track list.
Ma quello che colpisce della proposta sonora della band salernitana è il carattere che il gruppo riesce a mettere nelle proprie costruzioni sonore anche nei momenti all'apparenza più derivativi e privi di velleità innovatrici.
Se proprio si vuole trovare un motivo per criticare gli Stamina, ci si potrebbe soffermare sulla componente sinfonica, non sempre attenta a dare il giusto pathos alle canzoni. Si tratta però di un dettaglio che non scalfisce più di tanto la resa finale del full-length, piacevole e gradevole in tutte le sue parti e spesso caratterizzato da un livello espressivo di tutto rispetto.
Sull'altro piatto della bilancia ci possono stare un episodio piuttosto banale e scontato come la ballad "Just Before the Dawn" e la noiosetta "Unbreakable". Sia chiaro, però, che il bilancio è decisamente positivo e queste poche sviste qualitative non riescono in alcun modo a mettere in crisi un album vivace, ben suonato, perfettamente in linea con una scuola tecnica e musicalmente estroversa come quella campana.
Insomma, senza perderci in troppi salamelecchi, l'unica cosa che si può dire di "Perseverance" senza temere smentite è che si tratta di un gran bel disco!
Bravi Stamina: di questo passo il definitivo salto si qualità potrebbe essere a portata di mano molto prima rispetto a quanto preventivato ad inizio carriera!
Voto:7
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