2015-08-29

Sacrifice

recensione di sacrifice dei motorhead

Motorhead - (1995)


I Motorhead che si accingono a varcare le porte del nuovo millennio sono una band che mostra qualche logorio di troppo!
La china discendente- inutile negarlo!- era già iniziata qualche anno prima, ai tempi di "1916"; però "Sacrifice" è il primo album veramente deludente della band di Lemmy Kilmister. Il perchè è presto detto: le strutture dei brani sono decisamente troppo compromesse con il passato, i testi si collocano in una via di mezzo tra l'arrembante concettualità dei primordi artistici della band e le inusitate tendenze poetiche degli ultimi tempi, e il pathos... beh, quello ormai è da un po' che se n'è andato.

Andiamo! Ascoltando la title track, "Sex & Death" oppure "Over Your Shoulder" non può che nascere nell'animo un terribile sentimento di nostalgia nei riguardi dei Motorhead che furono! E il resto della track list di certo non migliora la situazione, cascando anzi in ginocchio laddove anche la voglia di far bene sembra venir meno ("War for War": praticamente poco più di un abbozzo di canzone!).
Per quanto possa essere ingiusto paragonare i Motorhead di questo dodicesimo lavoro in studio a quelli rivoluzionari di inizio carriera, ahimé è impossibile fuggire ad un confronto legato alla pura sensibilità, al gusto nell'ascoltare album come "Bomber" oppure "Shade of Spades" e quello, decisamente più dimesso ed arrendevole di "Sacrifice". Anche perchè sembra che a Lemmy e compagni non sia venuta meno la volontà di provare comunque a sperimentare, a tentare qualche passaggio un po' più ardito e complicato.
Peccato che le capacità non siano più quelle di una volta e che il feeling tra i membri del gruppo non sia ai massimi livelli!
Scollati e poco incisivi, i Motorhead di "Sacrifice" sono una band agonizzante che non si rassegna ad una fine già decisa, ma insiste a dimenarsi confusamente alla ricerca di una possibile scappatoia da un destino già scritto.
Vedremo con i prossimi lavori sulla lunga distanza che si tratta di uno sforzo vano, di energie buttate al vento, fatto salvo qualche altro gran bel lavoro dal vivo. Però, vedendo il tutto da una prospettiva differente, non si può non ammirare un gruppo che si ostina a non voler cedere all'usura del tempo, che si rifiuta di abbassare la guardia ma preferisce incassare dignitosamente piuttosto che finire al tappeto.
Massimo rispetto per i Motorhead quindi. Anche se "Sacrifice", detto tra noi, è davvero un album scadente!
Voto:5

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