2010-05-08

Joyful (recensione)

recensione di joyfull di ayo

Ayo - (2006)

"Joyful" rappresenta per me- e per la mia dolce metà- l’album della domenica mattina per eccellenza!
Un librarsi a mezz’aria trasportati dalle sonorità tra il reagge e l’afro messo in musica con molta grazia; un sound composto da percussioni di accompagnamento (soprattutto bonghi) molto flebili, chitarre svolazzanti e una voce delicata e dolcissima. Assieme al profumo di caffè, il massimo che si possa avere in una giornata di relax!
Poi, in qualche pezzo l’inserimento di strumenti particolari (il digiridoo in “Down on My Knees”, la fisarmonica a bocca in “Letter by Letter“, i mandolini in “And It‘s Supposed to be Love“) regala quel brio imprevisto che rende frizzante l'offerta sonora della giovane Ayo.
Il tutto a creare un’atmosfera che passa dalla melanconia di “Without You” alla spensieratezza di “Life is Real”, in un continuo stato di galleggiamento dolce, rilassato. E, cosa da non sottovalutare, è la stessa Ayo a mettere la firma su tutti i brani.
Certo non mancano spunti presi qua e là: la musica di “And It‘s Supposed to be Love” l’avrò sentita un centinaio di volte- salvo le tastiere, meravigliose, di metà pezzo- il sound di “Help is Coming” è un reagge terra-terra già sentito e risentito.
Resta il fatto che "Joyful" è un lavoro esteticamente ineccepibile, un album bello, corposo ma privo di asperità, ricco di umori pacati ma anche incisivo nei suoi accenti concettuali.Insomma, come dicevo all'inizio, si tratta di una base perfetta per un risveglio soft, in ferie, magari in riva al mare, pensando che qualsiasi cosa accada sarà una bella giornata. Da vivere con gioia! Voto:7

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