2012-05-02

Craccracriccrecr

recensione di craccracriccrecr degli elio e le storie tese

Elio e le Storie Tese - (1999)



"Craccracriccrecr" è un album importante per gli Elio e le Storie Tese: sono passati tre anni dalla pubblicazione dell'ultimo lavoro inedito, Paolo "Feiez" Panigada, polistrumentista e pozzo senza fondo di cultura musicale, abbandona il gruppo e la vita- l'intro al sassofono è la sua anima che pretende giustamente uno spazio- e l'ispirazione sembra non essere più fluida e scorrevole come una volta.
Ma, pur tenendo conto di attenuanti varie ed eventuali, il gruppo milanese questa volta stecca!
Viene messo in commercio un traino provocatorio ma inconcludente come "La visione", nel quale c'è di tutto- dalle citazioni musicali a scampoli di accusa politica, ironia e testi non banali- ma è un insieme disomogeneo, difficile, frustrante in qualche modo.
E con il resto della track list non va meglio: spesso le costruzioni sono semplicistiche ("Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan") oppure troppo logorroiche ed ingarbugliate (la stessa "La visione"). In altri momenti i brani colpiscono per l'insignificanza dei testi ("Il Rock and Roll") oppure per la pesantezza strutturale (la ridondante "Bacio" oppure l'ingenerosa "Discomusic" il cui testo recita: "...non capisco la-si-do-re-mi-fa-sol e quindi ballo la disco music..."), facendo sì che l'ascolto sia tutt'altro che agevole.
Certo qualche chicca c'è: "Nudo e senza cacchio" è semplicemente fenomenale e la presentazione di Paolo Limiti di "Caro 2000" è spettacolo puro. Ma il disco non decolla mai, resta impantanato in canzoni che non catturano e vive di saette estemporanee come appunto "Caro 2000", "Farmacista" oppure "Sogno o son desktop", senza peraltro riuscire mai a venire fuori da un'atmosfera pesante, molto meno giocosa rispetto al passato. Comprensibile, certo, ma anche criticabile...
Se non altro perchè, visto il momento non proprio positivo, sia dal punto di vista umano che professionale, della band si poteva aspettare di avere un materiale decente prima di mandare all'arrembaggio un album acerbo e sgraziato.
Bisogna arrivare alla commovente chiusura di "Bis" per farsi venire il dubbio di essere stati troppo cattivi nel valutare il disco, ma le eco di Ligabue ed il tono dimesso del brano fanno ripiombare la noia sulle musiche, lasciando l'ascoltatore indifferente quando non del tutto incazzato.
Di tutta la discografia in studio degli Elio e le Storie tese, "Craccracriccrecr" probabilmente è stato l'album più sofferto e difficile e questo stato d'animo si sente in pieno appena si prova ad andare a fondo alle tematiche sonore in esso contenuto. Un lavoro grigio e piuttosto mal pensato, che vale da macchia per una carriera prima d'ora ineccepibile. Voto:5,5

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