2012-05-19

Live at the Royal Albert Hall

recensione di live at the royal albert hall degli ELP

Emerson Lake & Palmer - (1993)



Visto il ritrovato entusiasmo del pubblico progressive, gli ELP, dopo il tiepido riscontro del pessimo album della reunion decidono prima di dare alle stampe una versione ampliata di "In Concert" del 1979 che va sotto il titolo di "Works Live" e poi di pubblicare il concerto tenutosi a Londra nel 1992.
Non è un live di quelli memorabili, se non per qualche curiosità come la doppia cassa che fa capolino tra i piedi di Carl Palmer in "Tarkus", quanto piuttosto una discreta prova di tecnica ed abilità strumentali data da dei "vecchietti" della musica.
Non fosse per i pezzi tratti dal album dell'anno prima, probabilmente il disco sarebbe anche più gradevole, ma in tutto e per tutto è difficile paragonare l'asciutta performance di questo live con le ben più emozionanti prove di "In Concert" e, soprattutto "Live at the Isle of Wight 1970" che verrà pubblicato da qui a qualche anno e del quale parleremo più avanti.
Insomma, l'impressione netta all'ascolto delle tracce storiche come "Lucky Man", la stessa "Tarkus" oppure "Pirates" è di assistere ad un'esibizione castrata, priva di mordente, nella quale fanno bella figura gli strumentisti ma senza un briciolo di entusiasmo.
E' una musica asettica, distante, quella che si presenta all'orecchio dell'ascoltatore, decisamente lontana dalla passione con cui i tre inglesi mettevano a ferro e fuoco i palchi di mezzo mondo negli anni '70. Ovviamente nel momento in cui anche le composizioni mostrano segni di cedimento inequivocabili, come le coeve "Black Moon" e "Romeo & Juliet", l'ascolto si fa oltremodo macchinoso e superficiale, lasciando scorrere le musiche senza interagire.
In definitiva "Live at the Royal Albert Hall" è un disco mediocre, che non appaga minimamente gli appetiti di aficionados e non solo, fa salire ulteriormente la febbre da recupero di nastri vecchi, immediatamente appagata da varie case discografiche. Difatti, più o meno nello stesso periodo vengono date alle stampe anche una serie di raccolte: ottima "The Return of Manticore" del 1993, se non altro per la completezza e la presenza di qualche inedito, molto meno "Best of Emerson Lake & Palmer" dell'anno dopo, "The Ultimate Collection" del 2004 e l'antologica "Fanfare for the Common Man" del 2001. Voto:5,5

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