Musica è

Eros Ramazzotti - (1988)

Probabilmente il più brutto lavoro del cantante capitolino parte con una canzone talmente insignificante che viene spontaneo chiedersi perchè si sia voluto intitolarle l'intero l'album. Musiche esagerate, pesanti, prolisse, ridondanti, testi banali e metriche al limite della sopportazione rendono la title track uno dei momenti più bassi di una carriera fino a quel momento in rapida ed inesausta ascesa.
Certo, le sirene dei facili guadagni che si possono ottenere con un disco sotto le feste non lascerebbero indifferente neanche me, ma pubblicare un lavoro raffazzonato come questo risulta a conti fatti poco meno che un insulto.
La prova più evidente della fretta con cui è stato messo insieme il materiale è data dalla scarna scaletta e dal recupero di canzoni già edite come "La luce buona delle stelle" e "Occhi di speranza", alle quali viene apposta la targa di remix, nonostante non si notino poi tante differenze rispetto agli originali.

Forse qualcosa da salvare si può trovare nella facile e sdolcinata "Ti sposerò perchè" e in "Uno di noi", per quanto le musiche siano ad uno sputo dall'imbarazzante. In compenso di certo non si possono accettare aborti musicali come "In segno d'amicizia" e "Voglio volare", sgorbi in note come non se sentivano da tempi immemori.
Non c'è molto spazio per commenti o per cercare aggettivi adatti a descrivere la quarta fatica (diciamo così...) in studio di Eros Ramazzotti: è semplicemente un brutto disco! Pensato, messo in pratica e confezionato in modo del tutto insufficiente, dando in pasto ad un pubblico in estasi una prima lacerante prova di inadeguatezza artistica, "Musica è" risulta ancora oggi un'ottima arma a disposizione dei detrattori del cantante romano ed un neo indelebile in una discografia senza particolari vette ma anche priva (per ora!) di cadute clamorose. A parte questa, ovviamente! Voto:2,5

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