Emerson Lake & Palmer - (1977)
Che i tre musicisti non filassero più come una volta era evidente da un po'; che non riuscissero più a sopportarsi a tal punto da pubblicare un doppio album triplicemente solista sinceramente no!
Questi "lavori" degli ELP difatti non sono altro che tre progetti solisti- uno per ogni membro del gruppo- ed un rigurgito di lavoro d'equipe, ossia la quarta facciata dell'LP originale, tanto per intendersi, quella con "Fanfare for the Common Man", adattata da Copland, e la stucchevole suite "Pirates".
Il primo quarto di album è caratterizzato dalla suite orchestrale "Piano Concerto", a dire il vero piuttosto spocchiosa ed inconcludente- cioè tipicamente emersoniana- e da due canzoni insignificanti a firma Lake come "Lend Your Love to Me Tonight" e "C'est la Vie", mentre la seconda (tutta di Greg Lake) si adagia su un rock un po' meno disinvolto ma non meno spento come quello di "Closer to Believing" e "Halloweed Be Thy Name".
Tra l'altro, ricordiamoci che il 1977 è l'anno dell'esplosione punk, cioè la definitiva minaccia a tutto quello che il rock progressivo degli ELP ha rappresentato nel corso degli anni '70.
A questo infinito e iper-stancante doppio album fa seguito una raccolta di b-sides che va sotto il titolo di "Works Vol.2": un fallimento ancora più definitivo e senza attenuanti. E non va meglio con il successivo ipertrofico tour mondiale, un flop completo!
Gli ELP sembrano aver definitivamente perso ogni velleità artistica, attorcigliandosi attorno ad una realtà che ormai ha fatto il suo tempo e ostinandosi cocciutamente a proseguire non su una strada definita in comune, ma su una triplice, inconcludente e spenta via, che porta diritta verso le imbarazzanti costruzioni sonore di fine anni '70. Voto:3
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