Goblini - (1994)
Goblini significa punk balcanico. Significa un quartetto, di base a Sabac in Serbia, capace di farsi valere con un genere che, non solo nei Balcani, a metà anni '90 ha trovato un discreto ritorno di pubblico ed interesse.
Il primo abbozzo di lavoro in studio del gruppo serbo, autointitolato, pubblicato pochi mesi prima di questo primo vero album, suscitò curiosità nell'ambiente discografico grazie all'istintiva veracità dell'approccio sonoro del gruppo. Composto in realtà solo a metà di materiale della line-up definitiva- il lato A della music cassetta riguarda esclusivamente canzoni dei Lorelei, la precedente band del bassista Valda Kokotovic e del chitarrista Alen Jovanovic, provenienti da Karlovac- il primo tentativo della band non riuscì ad andare oltre un punk-rock scolastico, più legato a quello che è stato piuttosto che a quello che sarà (vedi corporate punk).
Queste "Storie vere parte prima" riprendono in parte quanto già dato alle stampe precedentemente- tralasciando colpevolmente una pur interessante "Elesdi se vraca kuci" e lo scampolo post-punk di "Keep Away From Children"- evolvendo l'offerta della band serba in direzione di un caustico ed indefinibile punk di denuncia, non privo di boutade a sfondo sessuale.
Per il resto la proposta del gruppo serbo sinceramente non merita troppa attenzione. A partire dalla componente musicale, banale e troppo vicina al metal in qualche occasione ("Za Lorenu"), più autoritaria e casinista nei tre brani live piuttosto che in quelli registrati in studio, per finire con una produzione a dir poco orripilante, la creatura messa in piedi dalla coppia Kokotovic-Jovanovic non ha nulla a che vedere con del punk-rock di qualità, nè riserva particolari emozioni che non vadano oltre il già sentito.
I Goblini rimangono una promessa nello scarno panorama musicale balcanico, ma per ora si fermano qui, lasciando al futuro il responso sulla validità del loro progetto. Voto:4,5
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