Goblin - (1977)
In mezzo alle altre produzioni goblinesche- "Zombi" e "Il fantastico viaggio del bagarozzo Mike" del 1978, "Buio Omega" del 1979, "Virus" del 1980, tra gli altri- merita spendere due parole per "Suspiria", la seconda colonna sonora scritta per (e con) Dario Argento.
Non c'è la provocatoria e lancinante spontaneità di "Profondo Rosso", né l'illusione di essersi smarcati dagli obblighi filmeschi di "Roller". Una sana ricerca strumentale, fatta sulle orme della tradizione prog italiana ma anche sulla spinta delle innovazioni teutoniche (l'utilizzo del sequencer ad esempio, con in mente i Kraftwerk), condizionata dalle stravaganti idee del regista, fornitore di uno strumento insolito e stravagante come il bouzuki, sono alla base di questa seconda colonna sonora firmata Goblin.
Per quanto riguarda il resto è innegabile il trasporto che le musiche trasferiscono direttamente al sistema nervoso, anche grazie ad un altro strumento atipico come la celesta, provocando un istintivo e violento senso di tensione, quasi si fosse veramente immersi in una storia fatta di streghe, sabba e fantasmi.
L'unico punto in cui la paura inizia a gelare il sangue coincide con il finale di "Death Waltz", dimostrando poca lungimiranza per il tempismo musicale (difatti nelle ristampe ci penseranno le bonus tracks a rimediare), togliendo all'ascolto il piacere di ritrovare la quiete dopo la terrificante marcetta in valzer della traccia di chiusura.
In tutto e per tutto "Suspiria" non vale "Profondo Rosso", ma è un passaggio importante nel percorso che porterà agli anni '80. Mancano parecchie componenti per poter dire di aver ascoltato un bel disco, ma in fondo "Suspiria" un'occasione la merita. Se non altro per curiosità! Voto:6
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