Goblini - (1996)
Ecco che una presentazione più curata ed intelligente, basata su una produzione un minimo incisiva senza per questo rovinare l'aggressività del sound del gruppo serbo, riesce a regalare ai Goblini una qualità espressiva del tutto inedita.
Rispetto al debutto tutto funziona un po' meglio, per quanto ancora sia il livello di scrittura che l'utilizzo degli strumenti non vadano troppo oltre uno scolastico approccio punk mescolato con del sano rock balcanico. Da questo punto di vista meritano le abrasive e veloci "Bolje soko u ruci nego guska u krevetu" e "Kraj", molto meno episodi ambivalenti e non chiari come "Ima nas" e la trilogia "On je ona je"-"On"-"Ona".
I punti di riferimento sono chiaramente da una parte la tradizione punk-rock balcanica e dall'altra gruppi come i Green Day e, forse in maniera ancor più cospicua, i Bad Religion. Modelli dai quali i Goblini fanno veramente molta fatica a staccarsi, puntando molto sulla componente scalmanata di un punk elementare e su testi vagabondi, che c'entrano il bersaglio in almeno un paio di occasioni, ma lo mancano completamente in tutte le altre.
I Goblini fanno musica per sfogarsi, per dare adito ad uno stato d'animo irrequieto ma in fondo abbastanza al passo con i tempi, tralasciando in maniera piuttosto scellerata la ricerca della qualità artistica, in particolare in fase di scrittura dei brani. Il buon seguito nei paesi ex jugoslavi non basta per ottenere anche una critica a favore. Ma la crescita evidente ed un certo gusto per l'impiastro punk fanno ben sperare per il futuro. Staremo a vedere... Voto:5,5
Su Graffiti Musicali, dei Goblini potete trovare anche:
Nessun commento:
Posta un commento