Joe Cocker - (1970)
Joe Cocker è fatto così: ha un gusto orrendo per le copertine dei dischi, gli piace ripetere le situazioni in cui si diverte (e a Woodstock si è divertito parecchio!), tratta il blues come se fosse stato il suo compagno di culla. Sono questi i motivi che lo spingono ad intraprendere una tournee di oltre sessanta concerti in due mesi negli States. Ed è sempre per questi stessi motivi che il cantante di Sheffield decide di immortalare i momenti migliori del tour su questo doppio live.
La band è buona ma non eccezionale- spicca il solo Leon Russell alla sei corde- il repertorio è quello già sentito, condito da mareggiate di Otis Redding e brezze dylaniane ("She Came in Through the Bathroom Window" poteva anche essere tralasciata!).
La differenza la fa lui, Joe Cocker!
La sua è una passione reale, tangibile, di quelle che non possono lasciare indifferenti! "Delta Lady" era bella, ma qua diventa sontuosa; "Cry Me a River" meritava qualche applauso, ma in questo live fa scorticare le mani; il "Blue Medley" è una marcia trionfale attraverso una intera cultura, un passato (non poi così tanto passato) che ha contribuito con forza a scrivere il presente.
L'unico neo- se se ne vuole trovare uno- potrebbe essere il coro: esagerato, a tratti frastornante ma anche terribilmente vero, l'accompagnamento vocale al cantante inglese rischia troppe volte di soffocarlo. E' una pecca da niente se considerata nel meraviglioso quadro d'insieme, ma è anche quanto basta per farsi venire un minimo di dubbio sulla valutazione di questo doppio dal vivo. Certo è che Joe Cocker non riuscirà mai a fare di meglio. A me questo può bastare. Voto:8,5
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