2013-08-14

Moonlight

recensione di moonlight dei down low

Down Low - (1999)


Tempo di traslochi: smontare mobili, impacchettare tutto, rivedere squarci di vita in una foto, su un foglio di carta, in una cassettina di quelle da mangianastri. Rimettendo in ordine 15 anni di vita, ho trovato un cofanetto. Niente di ché: vecchi adesivi, qualche confezione per cd vuota e una mezza dozzina di cassette audio.
E' tra queste "cianfrusaglie" che era finito "Moonlight", l'album dei Down Low pubblicato solo in Italia, contenete un misto di brani tratti da "It Ain't Over" del 1997 e "Third Dimension" dell'anno successivo.
La coppia di Kaiserslautern aveva già conquistato l'etere con il singolo "Johnny B.", cover degli Hooters, ma sul suolo italico non li conosceva nessuno. E dire che "Moonlight" è un disco che suona davvero bene, che parte da Ennio Morricone ("Once Upon a Time") e arriva a descrivere la sieropositività ("HIV") in maniera diretta, forse ingenua, ma di certo anche ficcante e decisa. E poi ci sono la title track, il tiro prepotente di "Yesterday", la ruffianata di "Thank You" e la calma apparente di "Share Your Thoughts".
Se solo la seconda metà del disco fosse all'altezza della prima, ora staremmo parlando di uno dei migliori dischi rap mai prodotti in Europa!
Il grande merito dei Down Low è di aver promosso un metodo peculiare di concepire l'hip-hop nel vecchio continente. Assieme ai C-Block ("Time Is Tickin' Away"), agli Sweetbox dell'avvenente Tina Harris ("Don't Go Away", "Everything's Gonna Be Alright") ed a Nana ("Remember the Time"), i Down Low hanno saputo interpretare il rap ed il rhythm n'blues in maniera prettamente continentale e perfidamente modaiola, sfornando brani dal tiro fenomenale e ridestando nei club l'amore per i ritmi lenti e caracollanti. Nell'epoca della techno sparata e dei rave party, un merito non da poco!
Tornando all'album... "Moonlight" è un esempio mirabile di cura per l'aspetto estetico e voglia di stupire, un modo un po' cerchiobottista di promuovere un'idea che in fondo ha contribuito a costruire qualcosa di valido. Almeno per chi, come il sottoscritto, trova ancora un non so ché di romantico nelle vecchie audio cassette... Voto:6,5

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