Lantlos - (2014)
Ci sono gruppi che rimangono invariabilmente fedeli a sé stessi, che una volta trovato il giusto equilibrio, non lo mollano neanche sotto tortura.
Un esempio? Gli AC/DC!
Però ci sono anche gruppi che nel corso degli anni si evolvono, cambiano stile, percorrono strade diverse da quelle iniziali alla ricerca di sbocchi differenti da quelli prefissati dalle prime soluzioni di genere.
Un esempio? Gli Anathema!
Un altro? I Lantlos!
Un po' come successo al gruppo dei fratelli Cavanagh, anche il combo tedesco è partito da sonorità estreme- non doom, ma black metal- per poi virare improvvisamente e riscoprirsi devoti sostenitori di quel post-rock che ultimamente sta dando parecchie soddisfazioni anche agli Anathema.
Tanto per capirci: se un ascoltatore si ritrovasse al cospetto di "Melting Sun" subito dopo aver assorbito la malvagità di "Lantlos"- album di debutto del combo di Rheda- ossia senza sapere nulla dell'evoluzione progressiva- ma neanche poi tanto!- che ha caratterizzato ".neon" (2010) e "Agape" (2011), probabilmente rimarrebbe stupefatto dal salto di genere- e anche qualitativo, a mio modesto avviso- che il gruppo guidato da Cedric Holler ha fatto!
Questo perchè "Melting Sun" aggredisce l'ascolto con una calma virulenta e spietata, caratterizzata da voluttuose distese atmosferiche e solo rari affronti strumentali. Quasi che l'obbiettivo del trio tedesco fosse proprio quello di lavorare ai fianchi l'ascoltatore prima di farlo cadere in trappola, i Lantlos gettano un'esca succulenta e prelibata come "Azure Chimes" e poi fanno crollare qualsiasi certezza l'ascoltatore possa avere con un brano ambiguo e introverso come "Cherry Quartz". E non è finita qui!
In sequenza arrivano ulteriori prove di una maturità compositiva del tutto inaspettata!
E poi ci sono "Oneironaut" e "Golden Mind", binomio di chiusura del full-length e perfetto commiato per un disco che fa sognare!
In realtà, più che sogni sarebbe corretto parlare di incubi, però la sostanza non cambia!
Con "Melting Sun", i Lantlos sembrano arrivati a quella meta che ancora mancava alla band tedesca. Se poi questo traguardo dovesse trasformarsi in un ulteriore punto di partenza... beh, chissà dove potrebbero arrivare questi quattro visionari carichi di passione e dalle idee veramente interessanti!
Voto:7
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