Earth Wind and Fire - (1974)
Sono tornati gli Earth Wind and Fire?
No, ovviamente. Anche se in fondo non sarebbe neanche così strano, visto che l'ultima pubblicazione firmata dalla numerosa band chigaghense risale a non più di un anno fa.
Comunque sia, "Open Our Eyes" non è un lavoro nuovo, ma una semplice ristampa del campionario Columbia, un ritorno al passato atto a recuperare vecchi gioielli del periodo pre-disco music dei quali altrimenti in pochi si ricorderebbero. Operazione che ha tanti vantaggi quanti lati negativi e che va presa con le molle, ma che pur sempre resuscita album di un certo valore andati persi nel passato remoto delle piste da ballo.
"Open Our Eyes", peraltro, è un disco particolarmente importante perchè il primo di una serie di lavori in studio decisamente ben accolti dal pubblico, quasi una prova generale del successo planetario ottenuto dagli Earth Wind and Fire una manciata di anni dopo con brani come "September" e "Boogie Wonderland".
La band capitanata da Maurice White infatti ha già in corpo lo spirito funky che ne farà le fortune in futuro. Certo, è un po' un peccato che l'adrenalina duri giusto il tempo di gustarsi la hit "Mighty Mighty" e che nel frattempo siano passati troppi anni e altrettanti successi di ben più incisiva fattura per gustarsi appieno un campionario evidentemente immaturo!
C'è poco da fare: visto con il senno di poi "Open Our Eyes" appare come un album ingenuo e in qualche modo ancora acerbo, un lavoro che annaspa alla ricerca del groove giusto ma quasi mai lo trova.
Certo, per i nostalgici dei bei tempi che furono, un'operazione come questa ristampa può essere un sano tuffo nel mare dei ricordi. Però, diciamocela tutta, tolto questo effimero vantaggio, la ripubblicazione di "Open Our Eyes" sa molto di revival fine a sé stesso, di un album giovanile degli Earth Wind and Fire che alimenta tanta passione e qualche rimpianto ma che nulla aggiunge a quanto il gruppo di Maurice White ha fatto e continua a fare.
Insomma, gli anni '70 se ne sono andati da un bel pezzo e forse sarebbe ora di tagliare quel cordone ombelicale che lega le band storiche della disco music ai refrattari all'invecchiamento. Riprendendo questi vecchi album così come sono, senza aggiunte o curiosità ad aumentarne il valore storico, ci si ritrova pericolosamente vicini all'accanimento terapeutico. Una fine che gli Earth Wind and Fire e un album come "Open Our Eyes" di certo non meritano!
Voto:6
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