D'Angelo & the Vanguard - (2014)
Il nuovo millennio era appena iniziato. Io, come al solito, mi arrabattavo tra il lavoro e la radio, alla ricerca di qualcosa che potesse spingere la mia attenzione a distrarsi dalle incombenze quotidiane.
Ad un certo punto la speaker di turno annunciò un brano di un certo D'Angelo- no, non il mitico Nino!- e una canzone iniziò a diffondere sé stessa nell'ambiente. Per i miei sensi fu poco meno di un terremoto!
Si trattava di "Feel Like Makin' Love", primo singolo tratto dall'album "Voodoo".
Poi più nulla!
Di Michael Eugene Archer avevo completamente perso le tracce! Fino a poco tempo fa...
Quattordici anni dopo quella folgorazione, ecco che il musicista statunitense, accompagnato dai suoi Vanguard, torna a far parlare di sé. Con un album che definire bello è decisamente riduttivo!
"Black Messiah" inizia come un disco rotto, si muove stanco e consumato per quasi tutta la durata di "Ain't That Easy" e poi riversa sull'ascoltatore tutta la passione accumulata in tre lustri di inattività con un pezzo al vetriolo come "1000 Deaths". Basterebbe questo per fare del terzo lavoro in studio del produttore di Richmond un album degno di essere ascoltato e vissuto con molta attenzione. Ma ovviamente il talento di D'Angelo non si ferma ad un paio di tracce!
Anzi, infila un'altra decina di squisitezze soul e rhythm n'blues capaci di far dimenticare in un battibaleno tutto il resto della fiorente scena neo-soul contemporanea!
Insomma, D'Angelo rappresenta il prototipo perfetto dell'artista soul moderno!
Lo dimostrano brani come "Sugah Daddy"- i fiati sono a dir poco sublimi!- e "Another Life", episodi che mescolano i grandi nomi del rhythm n'blues con idee ad un passo dal puro genio!
In ogni caso, l'equazione rimane perfettamente equilibrata ed artisticamente pregiata, quasi un riassunto perfetto di tutto quello che nell'ultima decade il movimento neo-soul ha invano cercato di costruire.
Probabilmente, fosse un po' meno "pigro", D'Angelo potrebbe essere davvero quel nuovo "Black Messiah" che la musica nera d'oltreoceano aspetta da tempi non sospetti.
D'altra parte, lo spirito da fuoriclasse c'è e si sente: per farlo fruttare ci vuole un po' più di costanza. O forse anche no... forse la distanza dei 15 anni è la misura più idonea per poter assimilare la lezione di D'Angelo con la dovuta calma e perizia...
Voto:8
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