Dead Letter Circus - (2015)
Ancora una volta i Dead Letter Circus riescono a mettermi in difficoltà!
Al loro terzo lavoro in studio- ma del primo non ho avuto il piacere di gustare la sostanza: mea culpa!- i cinque australiani non fanno nulla per correggere i punti critici evidenziati ai tempi di "The Catalyst Fire", perpetrando anzi in un metal progressivo altisonante e tecnico, esteticamente scintillante ma anche freddino e tendenzialmente distante.
Distante da cosa? Beh, innanzi tutto dalla mia sensibilità!
Si dirà: bella forza! Così ogni singolo disco può essere valutato in maniera del tutto soggettiva!
Quindi? Non è quanto sostengo da un buon lustro a questa parte? Se non altro sono coerente...
Ma, bando alle ciance...
"Aesthesis" ha un primo, evidentissimo difetto: l'estetica!
Rispetto al full-length precedente, la band australiana sembra essersi votata ad un sound decisamente più easy, alla moda, pescando nel mainstream quanto basta per rendere le proprie musiche appetibili per i media ed il grande pubblico. Lo dimostrano la ruffiana "While You Wait" e un po' tutta la track list, soprattutto a causa di incisi evidentemente attratti da sbocchi melodici alla portata di tutti.
Per il resto, il gruppo di Brisbane non ha aggiunto molto a quanto fatto sentire un paio d'anni fa, aumentando forse in qualche modo il valore cibernetico di qualche costruzione sonora, sondando la possibilità di sgrezzare ulteriormente un sound che già aveva gran poco di aggressivo, e rendendo il tutto decisamente soft, malleabile, compromissorio.
Ma soprattutto, ancora una volta i Dead Letter Circus fanno fatica a stabilire un rapporto di reciprocità con l'ascoltatore, dimostrandosi glaciali esecutori di musiche che non sottostanno a vie di mezzo per quel che riguarda il giudizio: o si amano o si odiano! E il fatto che in giro per la rete la maggior parte dei critici opti per la bocciatura secca oppure per l'ovazione diretta, non fa altro che dare maggior concretezza a questa sensazione.
Come nel caso del disco precedente, è difficile criticare i Dead Letter Circus sotto il profilo della pura maestria strumentale oppure dal punto da un vista prettamente obbiettivo.
Certo è che "Aesthesis" fa una fatica tremenda ad esprimere emozioni. E questo, checché se ne pensi, è un torto davvero difficile da perdonare!
Voto:5,5
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