J. Cole - (2014)
Vuoi sentirti felice? Vuoi sentirti libero?
J. Cole- al secolo Jermaine Lamarr Cole- inizia così il suo terzo lavoro in studio, in maniera demagogica e formalmente allettante, quasi che tutto il resto del full-length esista con l'unico scopo di dare delle risposte, dei consigli per poter esaudire nel miglior modo possibile il desiderio che si nasconde dietro a domande dalla risposta ovvia.
Eppure il ragazzino di Francoforte non è di certo uno sprovveduto, un ingenuo frequentatore della periferia del rap!
Anzi, i suoi primi due lavori in studio sono stati apprezzati da pubblico e critica, e la maggior parte dei commentatori si attendeva il definitivo salto di qualità da questa terza fatica discografica.
Lui invece inizia così, posato, quasi dimesso, chiedendo "Vuoi sentirti felice? Vuoi sentirti libero?". Possibile che non ci sia qualcosa di più dietro ad un "Intro" così banale ed esteticamente svogliato?
C'è, ve lo assicuro!
Il "di più" dell'arte di J. Cole lo si può intuire dalla traccia successiva, "January 28th" e ancor meglio dal resto della track list, da un conglomerato di basi e rime che non disdegna uno sguardo al passato- le citazioni incluse in "G.O.M.D.", ad esempio- ma cerca sempre un suo risvolto personale, uno stile che possa essere elegante e riconoscibile ma anche personale e vivo.
Certo, J. Cole ha il vizietto tipico della sua generazione: cercare di raccattare tutto lo scibile modaiolo pur dare una forma appetibile al proprio disco. Si tratta della lacuna più grande di "2014 Forest Hills Drive", assieme ad un certo parossismo autobiografico non sempre gradevole da affrontare.
Per il resto, il rapper cresciuto a Fayetteville non può temere critiche di sorta!
Sinceramente mi piacerebbe che J. Cole si sbottonasse di più per quel che riguarda le argomentazioni. Però il ragazzo è giovane e ha ampi margini di miglioramento. Ragion per cui, "Forest Hills Drive" può benissimo essere considerato un bel disco.
Perfettibile, migliorabile sotto molti aspetti, ma potenzialmente ben oltre gli stardard coevi. E J. Cole a sua volta può rientrare tra i prospetti più interessanti dell'ultima generazione rap, un fuoriclasse che deve ancora sbocciare del tutto ma che già riesce a far intravedere parte del proprio talento.
Da tenere d'occhio!
Voto:6,5
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