2015-09-13

B4da$$

recensione di b4da$$ di joey badass

Joey Badass - (2015)


E' un ragazzino.
Sì, di talento, ma pur sempre un ragazzino!
Joey Badass ha avuto la fortuna di iniziare a comporre musica molto giovane e, soprattutto, di farlo negli ambienti giusti con le persone giuste! Le collaborazioni con Kendrick Lamar, Yelawolf, Raekwon, Kiesza non potevano non lasciare segni indelebili sulla sua immagine, sulla sua personalità e, ovviamente, sul suo conto in banca!
Ecco perchè, giunto al suo debutto discografico, il pischello newyorkese è stato accolto da un misto di curiosità e scetticismo, quasi che, solo per il fatto di essere già famoso ed avere una carriera già avviata, valutarne le qualità fosse un esercizio lezioso e stucchevole.
Non è così! Joey Badass ha tutti i numeri per fare qualcosa di grande!

E' ancora immaturo, forse troppo attratto da soluzioni facili e dall'appeal immediato, magari eccessivamente "politically correct"- sempre in riferimento al suo background stilistico, sia ben chiaro!- ma anche decisamente dotato sotto il profilo dello stile e della creatività.
Quindi... affrontiamo con un minimo di calma questo "B4da$$"...
Iniziare il proprio album di debutto con un'ovazione non sembra una trovata particolarmente riuscita, però "Save the Children"- Marvin Gaye? Naa!- il suo fascino ce l'ha e l'intero album ne trae il giusto vantaggio. A maggior ragione dopo aver ascoltato parte del resto del campionario offerto dal giovane rapper americano: "Paper Trail$" è uno stacco ad uso e consumo di menti poco elastiche, ma "Piece of Mind" e "No.99" potrebbero tranquillamente appartenere ad un veterano della scena rimaiola statunitense!

Certo, si tratta di due momenti che brillano a distanza siderale l'uno dall'altro, divisi da qualche inciampo di troppo ("Big Dusty"), metriche decisamente più vicine alla vecchia scuola a stelle e strisce che all'onda nuova del rap americano, ed ingenuità tipiche di un novizio che vuole dire troppe cose e tutte in una volta. Da questo punto di vista, Joey Badass tradisce tutta l'inesperienza che ne caratterizza il background e la voglia inesausta che ha di bruciare le tappe ed evolversi rapidamente.
I presupposti ci sono: oltre ai brani sopra citati, lo dimostrano "Christ Conscious" e "Belly of the Beast"!
Il ragazzo deve però crescere e imparare a dosare meglio la sua smania, tralasciare gli infantilismi che fanno capolino di tanto in tanto- e che di certo piaceranno molto alle case discografiche!- per concentrarsi sul succo della sua offerta sonora.

Sono sicuro che sentiremo ancora parlare di Joey Badass; chissà, forse con un album che si intitolerà "Afterda$$"... speriamo solo che nel frattempo non si monti la testa e che quella genuina presa di coscienza della realtà e delle sue brutture rimanga intonsa e complice come in questo debutto discografico!
Voto:6

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