2025-06-22

Muzik

 


Delorean – (2016)


Da qualche parte ho letto: “Muzik” dà le stesse sensazioni di quando arrivi in discoteca troppo presto e ti chiedi se il mortorio durerà ancora a lungo. Penso sia una definizione geniale!

Magari non per tutte le tracce del sesto album di inediti della band spagnola, ma di certo per ampi tratti, non ultima la spenta e svogliata opener “Epic”.

Però, un attimo. Facciamo un po’ di ordine. Già scegliere come monicker per un gruppo il simbolo di una generazione, una delle automobili più emblematiche di sempre, strumento indispensabile per i “ritorni al futuro”, ha molto il gusto di un azzardo decisamente pericoloso. Poi magari in passato i 4 baschi hanno saputo rendere giustizia al nome scelto per il gruppo, però… boh, a me sinceramente non verrebbe mai in mente di sbattere in faccia a chi voglia ascoltarsi un mio album il veicolo usato da Doc per far viaggiare nel tempo Marty McFly. D’altra parte io non mai fatto un album, quindi va bene, facciamo che sorvoliamo sull’argomento che sto già incasinando le cose.

Torniamo piuttosto a “Muzik”… si è sentito lo sbadiglio? Ok, mettiamola così: arrivare a fine track list senza abbandonarsi ad un sano divagare mentale per allontanarsi da musiche impalpabili e prive di carattere penso sia la cosa più naturale mentre si ascoltano le 9 tracce che formano la track list del full length. Sì, qualche sprazzo di creatività arriva dall’utilizzo del sassofono, vero o presunto che sia, in “Limbo” ma è uno dei pochi sussulti di un campionario piatto e privo di stimoli.

Ascoltare brani come “Contra”, imbruttito peraltro da un utilizzo scontroso del sintetizzatore, oppure “Both”, scatena copiose sensazioni di noia, quasi uno scivolare senza alcun sentimento da una stanza all’altra di un locale e scoprire che quella appena lasciata era mortificante tanto quella in cui si entra.

Passano i brani e tutto resta uguale, identico a com’era prima, quasi che l’intero album non sia altro che una bolla asettica posta come fulcro di un momento sbagliato. L’immagine scelta per la cover del disco appare piuttosto emblematica da questo punto di vista, portando all’occhio la fredda cristalizzazione delle musiche prima ancora che queste si pongano al cospetto dell’ascoltatore.

“Muzik” non è un brutto album perché spiacevole o caratterizzato da chissà quali corbellerie sonore. No, “Muzik” è un brutto album perché non sa di niente, perché è un lavoro che esprime indifferenza, distacco, indolenza. Lo ha sin da subito capito la critica che non ha in alcun modo nascosto il disappunto per un lavoro così sciapo. Lo ha però capito sin troppo bene anche il pubblico, relegando “Muzik” a succedaneo dei lavori precedenti del quartetto iberico e gli stessi Delorean a parvenu della musica elettronica moderna.

Voto:4

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